L’IPERMETROPIA – di Lorenzo Pio Napoli – IV A Ottico

I vizi di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia) vengono usualmente corretti mediante l’utilizzo di occhiali o lenti a contatto. Più raramente la correzione del difetto refrattivo può essere eseguita con l’ausilio di tecniche chirurgiche, come il laser ad eccimeri.

La corretta prescrizione ottica viene fornita dal medico oculista, che è l’unico specialista in grado di valutare il reale difetto visivo. Sia l’uso degli occhiali che delle lenti a contatto garantisce una corretta qualità di visione.

Cosa è l’ipermetropia? L’ipermetropia è un difetto visivo che consiste nel vedere benissimo da lontano, di solito, ma con difficoltà nella visione da vicino (lettura, computer, cellulare, ecc.).

Nell’ipermetropia la curvatura della cornea è troppo lieve e ciò provoca la messa a fuoco delle immagini dietro la retina. Ne consegue che in giovane età la visione a distanza è chiara, ma gli oggetti posti vicino all’occhio sono sfocati. Questo accade perchè il soggetto giovane “accomoda”, ovvero riesce a sforzare la muscolatura oculare per mettere a fuoco gli oggetti lontani.

In generale, quindi, l’occhio ipermetrope è un occhio più “corto” del normale e per questa ragione le immagini vanno a fuoco dietro la retina, per cui appaiono sfocate.

L’ipermetropia è quasi sempre di origine congenita e, a seconda dell’entità o dell’età, può essere manifesta latente. La forma latente è frequente nei bambini e nei giovani. Nei gradi leggeri, è compensata dal potere accomodativo dell’occhio, che rappresenta la capacità del cristallino di modificare la propria curvatura, grazie ai muscoli dell’accomodazione, funzione che diminuisce con l’aumentare dell’età, per la comparsa della presbiopia. La forma manifesta appare in età avanzata e nei casi di ipermetropia elevata; pertanto si avranno disturbi sia nella visione da lontano che da vicino.

I sintomi caratteristici sono: mal di testa, difficoltà di concentrazione, bruciore agli occhi. L’insieme di questi disturbi si definisce “astenopia”. In classe ed a casa il bambino ha difficoltà nel leggere e scrivere, apparendo erroneamente svogliato. Di solito è presente sin dalla nascita e generalmente, con lo sviluppo corporeo, tende a ridursi spontaneamente, per il progressivo allungamento del bulbo oculare. Negli adulti di solito compare dopo i 40/50 anni, in persone che hanno sempre avuto una buona vista, determinando una riduzione del visus sia da lontano che da vicino, in quanto si va ad aggiungere alla presbiopia. L’ipermetropia si corregge con lenti di valore positivo biconvesse (convergenti). Di solito le ipermetrope lievi si riescono a compensare con uno sforzo accomodativo, ma spesso necessitano di lenti “da riposo” , modo da dire comune ma non esatto, che ne indica l’uso per studio e video.

In sintesi, in caso di mal di testa e difficoltà nella visione da vicino, è bene rivolgersi al medico oculista.

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